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Angolo dei fiori, Solare35 ci parla dei fiori

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Solare35
view post Posted on 6/12/2008, 16:26 by: Solare35




Prima di iniziare questo tour chiedo venia ed aiuto a Giuliana ed a Pier che essendo abituè dell’isola di Ischia avranno senz’altro visitato questo bellissimo parco. Anzi siete pregati ci correggere tutte le inesattezze che scriverò.
Io tanti tanti anni fa, allora di anni ne avevo solo 13, sono stata a Napoli e mio papà desiderava farmi visitare tutte le meravigliose isole del golfo napoletano. La prima e l’ultima visita è stata l’isola di Capri. Dico l’ultima perché ho sofferto così tanto per il mal di mare che non ho più messo piede in una imbarcazione. Per molti anni non sono più salita nemmeno sui vaporetti veneziani.
Perciò Ischia mi sono accontentata di ammirarla da Capo Miseno.


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Nell' ISOLA d'ISCHIA, sul promontorio di punta Caruso si può visitare il giardino della Mortella, chiamato anche il “Giardino delle sette meraviglie” aperto al pubblico martedì, giovedì, sabato e domenica (9-19) da aprile a metà novembre. Tre fontane ospitano rare piante acquatiche (Alocasia, Pontederia, Thalia, Xanthosoma).

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Alocasia e Pontederia,

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Thalia e Xanthosoma

Suggestivo, oltre alle fontane lo stagno con i fiori di loto. Per un assaggio virtuale delle meraviglie di questo giardino ci accingiamo a visitarlo.

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Il Giardino della Mortella (Forio - Isola d'Ischia)
Nel 1949, i signori William e Susan Walton giunsero ad Ischia per trascorrervi l'inverno. WIlliam, compositore di fama, trovò qui l'a pace e la concentrazione necessaria per ideare le sue opere musicali.
Qualche anno dopo i coniugi Walton decisero di comprare il terreno su cui oggi sorgono i Giardini della Mortella: un'imponente parete rocciosa volta verso il tramonto. Fu merito del famoso architetto di giardini britannico Russell Page ( lo stesso che ha curato l’ideazione dei Giardini della Landriana) che la trasformazione della distesa di pietre in giardino a piani sfalsati, come ancora oggi lo ammiriamo. La costruzione del giardino cominciò nel 1956.
La fatica per arrivare fino in alto è tanta, ma si è ripagati dal panorama che si gode dall'alto.

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La costruzione del giardino fu un'opera imponente e complessa. occorreva scegliere alberi e arbusti che fossero resistenti al forte vento dell'isola e potessero affondare le proprie radici nelle rocce. Ma la creatività dei proprietari non si limitò alle specie presenti sull'isola: semi portati da Buenos Aires dalla signora Susan Walton, ordinati a in un Vivaio a Parigi e gli immancabili amici di famiglia che portavano in dono piantine da tutto il mondo...
Anche il lavoro di William era propizio per arricchire questa collezione fantasmagorica: inviò piante dalla nuova Zelanda che, nonostante il lungo viaggio, sopravvissero ed ancor'oggi fanno bella mostra di se'.

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L'attenzione è comunque catturata, fra tante meraviglie, dalla Victoria Amazonica, un'esemplare di ninfea le cui foglie circolari possono raggiungere i due metri e mezzo di diametro. Fu scoperta nel 1801 negli affluenti del RIo delle Amazzoni, da un botanico tedesco di nome Thadaeus Haenke.
I Fiori, che possono raggiungere i 40 centimetri di diametro hanno una curiosa caratteristica: il primo giorno sono di colore bianco ed hanno sesso femminile, il giorno successivo, verso sera, il fiore si dischiude nuovamente, ma a quel punto è diventato un maschio ed ha un colore rosso porpora.

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Victoria amazzonica

In Inghilterra, una Victoria Amazonica fiorì nel 1840 grazie alle cure di Joseph Paxton, capo giardiniere del Duca di Devonshire, che costruì appositamente una serra. A seguito di ciò, anche i famiosi Kew Gardens costruirono una serra speciale per ospitarla. Quella che vedete qui di fianco è appunto parte della vegetazione rigogliosa che fa da cornice alla VIctoria Amazonica all'interno della serra speciale dove viene mantenuta una temperatura costante piuttosto elevata e un livello di umidità comparabile alle foreste equatoriali. (Le foto che vedete a sinistra e in alto sono state scattate all'interno della serra sotto il getto dell'irrigatore... che eroi!)

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IL GINKO BILOBA

Il Ginko Biloba è un albero che si credeva estinto, ma che in realtà continua ad esistere da ben 200 milioni di anni.
Fu riscoperto in Cina verso la fine del diciottesimo secolo e da quel momento continua sempre a suscitare grande interesse.
La foglia del Ginko biloba è molto caratteristica: sembra divisa, ma in realta resta unica perché i due lobi si uniscono dalla parte superiore in prossimità del gambo.
Quest'immagine di divisione ed unità ha Ispirato Goethe che, nel 1815 ha dedicato alla foglia del Ginko Biloba una poesia.

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La foglia di quest'albero, venuto dall'Oriente al mio giardino, consente di gustare sensi occulti, edificando il saggio.
Sarà un essere vivo, che sé in sé medesimo ha spartito?
Oppure saran due, che vollero apparire come uno?
Per dare alla domanda una risposta, il senso giusto trovo: non senti nei miei canti,
che sono uno e insieme sono doppio?
(J.W. Goethe)


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Le foto che vedete in questa pagina rappresentano il Ginko Biloba che si può ammirare al Giardino della Mortella ad Ischia.

La prossima volta vi farò ammirare altri scorci di questo meraviglioso "Giardino"

 
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