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MARE DI PAPAVERI di Ghosh Amitav, mi attira, chi lo ha letto?
Cuore di questa saga epica, l'Ibis, un veliero che, negli anni Quaranta del XIX secolo, solca le acque tumultuose dell'Oceano Indiano per combattere la guerra dell'oppio, il conflitto che, con il trattato di Nanchino, sancì la definitiva espansione dell'impero britannico nei mercati d'oltremare e che fu scatenato dalla Compagnia delle Indie orientali per rovesciare lo squilibrio della bilancia dei pagamenti tra Gran Bretagna e Cina, favorevole decisamente in quegli anni a quest'ultima. Nel suo avventuroso viaggio, l'Ibis reca a bordo un'umanità davvero straordinaria: marinai, clandestini, braccianti, galeotti, un raja in rovina, una vedova sfuggita alle dure costrizioni del suo clan, uno schiavo americano liberato, un orfano europeo dallo spirito libero. A mano a mano che i legami con le origini si affievoliscono, e i contorni delle vite precedenti sbiadiscono, i passeggeri e i membri dell'equipaggio cominciano a considerare se stessi "fratelli di navigazione".
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Amitav Ghosh, scrittore e antropologo, è nato a Calcutta nel 1956. È cresciuto in Bangladesh (allora Pakistan orientale), Sri Lanka, Iran e India. Dopo essersi laureato all'università di Delhi, ha studiato antropologia sociale a Oxford. Ottenuto il Ph. D nel 1982, ha lavorato come giornalista e ha pubblicato il suo primo romanzo, The Circle of Reason nel 1986 e il secondo, The Shadow Lines, nel 1988. Da allora, ha pubblicato In an Antique Land (1993), in cui racconta la sua precedente esperienza di ricercatore sul campo in un villaggio egiziano, The Calcutta Chromosome (1996) e numerosi saggi di antropologia. Vive attualmente a New York, dove insegna alla Columbia University. In italiano è anche disponibile Estremi orienti (Einaudi), che raccoglie due 'reportages' da Cambogia e Birmania (Dancing in Cambodia, 1993; Burma, 1996).
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