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| 19 ottobre - Giornata Missionaria Mondiale
«SERVI E APOSTOLI DI CRISTO»
Liturgia eucaristica in terra africana (foto Image). LA missione, anche in questo mondo attraversato da conflitti e squilibri, «continua ad essere una priorità assoluta per tutti i battezzati» e un compito «essenziale» della Chiesa. Lo ribadisce Benedetto XVI nel messaggio per la Giornata missionaria mondiale che si celebra il 19 ottobre 2008, sul tema «Servi e apostoli di Cristo Gesù». Ancora una volta il Pontefice ha voluto evidenziare il legame fra l’annuncio "ad gentes" e l’Anno Paolino.
L’umanità di oggi, somiglia al Macedone apparso in sogno all’Apostolo delle genti chiedendogli di andare nel suo Paese ad annunciare Cristo. Il mondo contemporaneo conosce, oltre a «prospettive di promettente sviluppo economico», forti preoccupazioni che investono il futuro stesso dell’uomo. Violenza, povertà, discriminazioni e persecuzioni, che causano esodi di popolazioni.
Fenomeni che rischiano di essere acuiti dal progresso tecnologico «quando non è finalizzato al bene comune dell’uomo, né ordinato a uno sviluppo solidale». Solo Dio, allora, è «l’energia spirituale capace di far crescere nella famiglia umana, l’armonia, la giustizia, la comunione tra le persone, le razze e i popoli a cui tutti aspirano». E Gesù è «la fonte» dalla quale i missionari possono attingere «l’attenzione, la tenerezza, la compassione, l’accoglienza, la disponibilità, l’interessamento ai problemi della gente», atteggiamenti necessari a dedicarsi «completamente e incondizionatamente» all’annuncio.
www.avvenireonline.it/papa (Da Avvenire, 13.7.2008)e.p.
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