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Angolo dei fiori, Solare35 ci parla dei fiori

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Solare35
view post Posted on 7/12/2008, 16:56




ALCUNI SCORCI DEl Giardino della Mortella (Forio - Isola d'Ischia)

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Angoli del giardino

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Angolo di giardino e giardino roccioso

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Giardino botanico

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Orto botanico e Giardino delle sette meraviglie

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Stagno con ninfee e stagno con fiori di loto

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Serra ed angolo caratteristico

Un’atmosfera da incanto al Teatro Greco,
nuova perla dei Giardini la Mortella


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l Teatro Greco dei Giardini La Mortella è stato ricavato con tre anni di accorto intervento paesaggistico, adattando una cavea naturale formata dalle rocce della montagna de ‘I Pizzi’, sulla quale si trovano i Giardini La Mortella. Questo declivio naturale sovrasta la baia di Forio, offrendo un panorama mozzafiato sul mare.
Le gradinate sono state incastonate fra le grandi rocce laviche ed i muri di pietra a vista, valorizzando il paesaggio naturale ed il paziente lavoro dell’uomo che lo ha forgiato, per creare una scenografia suggestiva. La cavea è immersa nel contesto della lussureggiante vegetazione del giardino, circondata da alberi, piante mediterranee ed essenze fragranti che pervadono l’aria con i loro profumi, allontanando allo stesso tempo gli insetti.
Per esaltare il Genius loci reinterpretando il paesaggio mediterraneo in senso spettacolare ed inconsueto sono state piantate lungo le terrazze del Teatro aggraziate rose cinesi, piante aromatiche e mediterranee ed essenze rampicanti a fioritura notturna per creare un teatro-giardino di profumi. Le gradinate sono ricoperte di molte varietà di timi striscianti che emanano un aroma delizioso. Si è lavorato principalmente sugli aspetti naturalistici perché tutta l’area diventasse parte integrante del giardino, esaltando le bellezze dello scenario e della vegetazione mediterranea e permettendo allo stesso tempo di eseguire rappresentazioni musicali di altissimo livello.
Un edificio preesistente, situato alla base del declivio, funge da palcoscenico; all’interno si trovano i camerini ed i magazzini. Un sofisticato impianto di illuminazione crea effetti raffinati di luce che esaltano l’atmosfera incantata del giardino. Il palcoscenico può ospitare una orchestra sinfonica completa (fino a 100 elementi), mentre il teatro può accogliere un pubblico fino a 350 persone, ed è accessibile alle sedie a rotelle.

S.E.& O.

 
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giuliana54
view post Posted on 8/12/2008, 07:51




grazie Solare!..a Forio ci sono stata un paio di anni fà!..è bellissimo!..grazie! :smixms0431jy.gif: :throb.gif: :smixms0431jy.gif: :snowman_3.gif: :smixms0431jy.gif: :throb.gif: :smixms0431jy.gif:

 
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mou
view post Posted on 8/12/2008, 09:13




Io non vi sono mai passata ma vado ora.. compero il biglietto per il google-treno e vado.... grazie&ciao..........
 
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Solare35
view post Posted on 9/12/2008, 18:06




Vai tranquilla amour, il google treno parteogni volta che tu lo desideri e troverai delle altre bellissime immagini. :smixms0431jy.gif: :0smile%20babbo.gif: Intanto noi torniamo a Roma per visitare:

... il Roseto comunale di Roma

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Nel 1933 una Contessa americana che viveva a Grottaferrata, avendo visitato a Parigi il roseto dei Jardins de Bagatelle,

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propose al regio Commissario Boncompagni Ludovisi, di crearne uno uguale a Roma.
Il Roseto venne creato sul Colle Oppio, ma venne distrutto con la guerra. Si pensò allora di ricostruirlo vicino al Circo Massimo, in un'area che, dal 1645, ospitava il Cimitero ebraico. Il Cimitero fu spostato e fu impiantato il roseto. Ancora oggi i vialetti, visti dall'alto hanno la forma di una Menorah

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il candelabro simbolo dell'Ebraismo.

Il Roseto comunale di Roma, unico al mondo per la sua spettacolare posizione, si adagia sulle pendici dell'Aventino,

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di fronte ai resti del Palatino,

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appena sopra il Circo Massimo.

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Di dimensioni contenute, offre una magnifica vista che spazia dal colle Palatino, al campanile di S. Maria in Cosmedin,

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alla cupola della Sinagoga,

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al Vittoriano,

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fino ad arrivare all'osservatorio di Monte Mario.

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Qui finisce l'ammirazione del panorama in seguito ammireremmo le rose.

 
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giuliana54
view post Posted on 9/12/2008, 21:50




..grazie Solare..questo ritorno virtuale a Roma..per me è bellissimo!
ci sono stata moltissimi anni fà..e trovo che sia una città meravigliosa!..al Palatino ci sono stata..e anche di fronte al Vittoriano!..poi ho visto altre cose stupende..come piazza Navona..
..il Colosseo..insomma è tutta bella!..grazie! :throb.gif: :smixms0431jy.gif: :snowman_3.gif: ho dei parenti lì..prima o poi ci ritorno! :throb.gif:
 
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Solare35
view post Posted on 10/12/2008, 19:20




... il Roseto comunale di Roma

In questo Roseto si estende su una superficie di 10000 metri quadrati e ospita circa 1100 specie di rose provenienti da tutto il mondo, persino dalla Cina e dalla Mongolia. C'è anche la rosa detta
"Madame Meilland".

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creata da un francese nel corso dell'ultima guerra mondiale. Il creatore, per paura che i Tedeschi se ne appropriassero, la fece "fuggire" in America. Spedì le piantine negli Stati Uniti. Questa rosa fu donata a ciascun partecipante alla Conferenza di San Francisco del 1948, per questo motivo gli inglesi la chiamano
"Peace"


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Fra le più curiose troviamo:

la Rosa Chinensis viridiflora

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dai petali di color verde,

la Rosa Chinensis mutabilis,

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che cambia colore con il passare dei giorni e

la Rosa Foetida, una rosa "maleodorante"...

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Così belle.... sembrerebbe impossibile.......

Altre rose presenti nel Roseto

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premio roma virtuale / rosa asagumo

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rosa Gioia Climbing / rosa New Champagne


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rose Carla Fineschi medaglia d'argento / rosa sexy rexy

Rose senza nome

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Alcuni scorci del Roseto

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Solare35
view post Posted on 11/12/2008, 12:24




Carissime/i vi avevo promesso una raccolta di CAMELIE ma sinceramente non so come fare.
Finora ne ho trovate solo 215 e sono a metà dell'opra.
Ora vi dò un piccolo assaggio:

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Adelina Patti/Adolphe Audusson

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Adorable (come voi)/Aka Shigata

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Akanegumo / Akebono

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Aki-no-yama / Alba Insignis

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Alba Plena / Albano Bretti



Edited by Solare35 - 15/12/2008, 15:26
 
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giuliana54
view post Posted on 12/12/2008, 00:08




grazie! :wub:
 
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Solare35
view post Posted on 15/12/2008, 16:49




SANREMO

Parco di Villa Ormond


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Ingresso principale

Bellissimo parco, vasta oasi verde ricca di vegetazione esotica dove l’elemento architettonico dominante è un’antica fontana in pietra con putti.
Le piante più significative sono raggruppate nel prestigioso Palmetum

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in cui primeggiano due gruppi di palme Phoenix

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reclinata di notevoli dimensioni, una magnifica Erythrina crista-galli,

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dall’incantevole fioritura rosso sangue, alcune Jacaranda mimosifolia, Cinnamomum camphora, grandi Ficus macrophylla, Corynocarpus laevigatus, Phoenix dactylifera, Washingtonia filifera, Washingtonia robusta, Caesalpinia gilliesii, Trithrinax campestris, Nolina longifolia, ecc.

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Jacaranda mimosifolia, Cinnamomum camphora

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Ficus macrophylla, Corynocarpus laevigatus

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Phoenix dactylifera, Washingtonia filifera

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Washingtonia robusta, Caesalpinia gilliesii

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Trithrinax campestris, Nolina longifolia

Il catasto “napoleonico” del 1812 individua i terreni oggi compresi nel grande parco Ormond destinati ad agrumeto ed oliveto,

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Agrumeto, Oliveto

ma vi si trovavano già palme della specie Phoenix dactylifera, ammirate prima.
La proprietà era della famiglia sanremese Rambaldi, che vende la villa agli Ormond prima del 1887. Michel Louis Ormond (1828/1901) era un commerciante di tabacco d’origine svizzera, che si trasferisce a Sanremo per desiderio della bellissima moglie francese, Marie Marguerite Renet (1824/1925),
donna di salute cagionevole.

(continua.... )

 
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Solare35
view post Posted on 16/12/2008, 16:13




SANREMO

Parco di Villa Ormond



La vecchia villa Rambaldi subisce gravi danni con il terremoto del 1887. Gli Ormond decidono dunque di costruire una nuova villa, il cui progetto viene affidato all’architetto svizzero Emile Réverdin, che traduce la sua educazione parigina in un impianto classico e lineare. La villa viene completata nel 1889. Il grande parco viene attraversato dalla via Aurelia e dalla ferrovia, operativa dal 1872. Lo spazio verde viene modellato secondo la progettualità francese del secondo ottocento, sull’esempio dell’Alphand e di André. I terrazzamenti liguri e gli agrumeti vengono eliminati in favore di viabilità comode e panorami sempre variati. Le piante esotiche vengono collocate accanto ad ulivi ed agrumi. Il progetto del parco riprende un andamento a “stanze” con ambienti vegetali molto caratterizzati: palmeto, area dei cedri, antico oliveto, sequenza di Ficus e grandioso panorama centrale ispirato al tema del giardino all’italiana.
Il palmeto abbiamo già avuto modo di ammirarlo.

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area dei cedri e antico oliveto

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sequenza di Ficus

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giardino all'italiana



Sono stati numerosi gli ospiti illustri: i principi di Prussia, il Duca d’Aosta e la celebre principessa Elisabetta d’Austria.
Dopo la morte di Marie Marguerite nel 1925, la proprietà è stata acquisita dal Comune di Sanremo nel 1928.
In questo contesto, va ricordato come lo spazio retrostante la villa sia stato utilizzato come prestigioso “giardino d’inverno”,

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luogo destinato a manifestazioni e cerimonie di premiazione. In seguito la villa è stata anche sede del Tribunale di Sanremo. Dal 1936, sino ai primi anni ’70, la Villa ed il parco hanno ospitato importanti Mostre floreali internazionali.
Nel Parco di Villa Ormond

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è possibile ammirare Il Giardino giapponese,

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Altro scorcio del giardino giapponese



frutto dell’amicizia che unisce la città di Sanremo e la città di Atami.
Su di un tappeto erboso dal verde intenso, sono sistemati in modo fantasioso massi e pietre che ne mettono in risalto la bellezza e creano un’atmosfera tipica, in armonia con gli alberi e gli arbusti. Particolarmente suggestivo è l’angolo ispirato alla filosofia ZEN.

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> Qui il simbolo impera ed esalta la bellezza nella sua semplicità, non immagine, ma senso della vita nella più profonda spiritualità.
La flora tipicamente originaria del mondo giapponese si integra in modo piacevole, dando all’insieme un intenso richiamo d’oriente.
Tra le specie principali si segnalano:
Bambusa vulgaris, Corylus avellana “Contorta”, Bambusa arundinacea “Aurea”, Pinus parviflora “Pentaphylla”, Chamaecyparis “pisifera Filifera Aurea”, Cryptomeria japonica “Globosa”, Acer palmatum, Corylopsis pauciflora, Cornus kousa, Ilex crenata, Cydonia japonica, Mahonia iaponica, Sophora japonica, Lagerstroemia indica, Chamaecyparis obtusa “Nana”, Nandina domestica.

Queste ultime ve le farò ammirare in un secondo momento altrimenti temo di esagerare un pò troppo con le immagini

(continua.... )
 
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Solare35
view post Posted on 17/12/2008, 17:18




SANREMO

Parco di Villa Ormond

Le ultime immagini


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Bambusa vulgaris, Corylus avellana “Contorta”

image Bambusa arundinacea “Aurea”

imagePinus parviflora “Pentaphylla”,

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Chamaecyparis “pisifera Filifera Aurea”

imageCryptomeria japonica “Globosa”

imageAcer palmatum,

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Corylopsis pauciflora, Cornus kousa,

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Ilex crenata, Cydonia japonica,

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Mahonia iaponica, Sophora japonica

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Lagerstroemia indica, Nandina domestica

imageChamaecyparis obtusa “Nana”

:snowman_3.gif:

 
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Alaperta
view post Posted on 17/12/2008, 23:47




Sanremo ... quanti ricordi ... grazie Solare ...
 
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Myrtea
view post Posted on 18/12/2008, 02:18




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Ciao Solare,

sai darmi qualche notizia di questi fiori che ogni estate coltivo sul mio balcone?
Sono Nasturzi.
Un abbraccio, Myrtea
 
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Solare35
view post Posted on 18/12/2008, 11:37




Ciao Myrtea, complimenti per il tuo balcone, Dire che i tuoi nasturzi sono magnifici è troppo poco. Io purtroppo non ho più il pollice verde, Una volta amavo e coltivavo fiori sui balconi qui a Roma ed in giardino al mare. Per forza maggiore o meglio per mancanza di forze non riesco più a fare nulla. E' per questo che ora essendo sempre amante dei fiori mi diletto a fare ricerche floreali.
Ed ora eccomi a rispondere al tuo quesito

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Tropeolum majus
Nasturzio - Tropeolaceae



Generalità: genere costituito da circa 70-80 specie di piante erbacee annuali originarie dell'America meridionale. T. majus è la specie più coltivata, da cui sono stati ottenuti numerosi ibridi, con portamento eretto, strisciante o rampicante. I fusti sono sottili, carnosi, verde chiaro; le foglie sono rotonde, peltate, cerose, spesso con margine lievemente ondulato. Dalla primavera a fine estate produce numerosi fiori profumati, nelle tonalità del giallo e del rosso, con i cinque sepali riuniti a formare un calice a coppa, sul retro del fiore si allunga un breve sperone. Fiori, foglie e semi sono commestibili e vengono consumati freschi in insalata. Staccare i fiori appassiti per prolungare la fioritura.
Esposizione: i nasturzi necessitano di una posizione luminosa e soleggiata, l'ombra causa scarse fioriture. T. peregrinum, a fiore giallo, e T. speciosum, a fiore rosso, perdono la parte aerea in autunno, vanno pacciamati in inverno, e solitamente rispuntano in primavera.
Annaffiature: necessitano di annaffiature regolari, ma non troppo abbondanti, si consiglia comunque di mantenere sempre il terreno leggermente umido, anche se i nasturzi possono tranquillamente sopportare brevi periodi di siccità. Aumentare le annaffiature nelle giornate più calde dell'estate. Aggiungere del concime per piante fiorite all'acqua delle annaffiature ogni 15-20 giorni.

Terreno: i nasturzi crescono senza problemi in qualsiasi terra da giardino, preferendo comunque i terreni sabbiosi e ben drenati.
Moltiplicazione: avviene per seme; seminare i nasturzi in febbraio-marzo, mantenendo i semenzai in luogo riparato, prima di porre a dimora le piantine coltivarle per un paio di mesi in vasi singoli; in maggio-giugno si possono seminare direttamente in piena terra.

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Bisogna fare attenzione afidi che rovinano sia i fiori, sia le foglie

Non sono un'esperta di fiori confesso di avere trovato queste notizie su:www,giardinaggio.it
Comunque, cara Myrtea spero di esserti stata utile lostesso.
 
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1031 replies since 17/6/2008, 13:26   145332 views
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