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Angolo dei fiori, Solare35 ci parla dei fiori

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Alaperta
view post Posted on 7/1/2009, 23:01




La calla, io credo che dopo la rosa, sia uno dei fiori più belli che esista ...

Grazie amica Solare! :throb.gif:


CITAZIONE (Solare35 @ 7/1/2009, 19:27)

(IMG:http://img131.imageshack.us/img131/3953/ab...stata375ug7.jpg)
ABC dei Fiori

Calla


Design minimalista, sobria perfezione, eleganza superba. Cos’altro aspettarsi da un fiore che tutti in gergo comune chiamano “bella”? Il suo vero nome è del resto abbastanza impronunciabile. La Zantedeschia

(IMG:http://img523.imageshack.us/img523/5119/ca...hiaflamecx4.jpg)


è una pianta spontanea dell’Africa equatoriale, con fogliame ampio e lussureggiante cresce presso gli specchi d’acqua dove forma piccole isole palustri. Il suo colore per eccellenza è il bianco, anche se esistono calle di colore giallo, rosa e viola, oltre a numerosi ibridi screziati.

(IMG:http://img523.imageshack.us/img523/7426/calla110mz1.jpg) (IMG:http://img206.imageshack.us/img206/5140/callagiallazj3.jpg)

(IMG:http://img523.imageshack.us/img523/6643/callaviolair2.jpg) (IMG:http://img206.imageshack.us/img206/7767/calleviolakz7.jpg)



La Calla è una pianta bulbosa perenne con fioritura da aprile sino a tardo autunno. E ideale per aggiungere una nota di delicatezza a balconi, aiuole e giardini, perfetta per illuminare le stanze della propria casa con la sua innata eleganza. Fra le molte qualità della calla vi è innanzitutto una grande versatilità: fiore sobrio e discreto, è adatto soprattutto a contesti moderni e minimalisti, ma rivela una sorprendente capacità di sposarsi anche con gli ambienti più informali, pur mantenendo inalterata la sua naturale allure di eleganza e raffinatezza.
Molti elementi contribuiscono a dare alla calla un aspetto assolutamente unico e inconfondibile. Le piante hanno foglie basali di forma triangolare, cuoriformi o sagittate: larghe 10 centimetri e lunghe il doppio, secondo le specie possono essere di un verde uniforme o punteggiate o striate con verde più chiaro o argento. La parte ornamentale è costituita da un’infiorescenza cilindrica, detta spadice, sulla quale sono presenti numerosi minuscoli fiorellini gialli. L’elemento più caratteristico e attraente è costituito dalla presenza di una <b<spata, cioè una foglia trasformata, con l’aspetto di un unico grande petalo dalla curvatura imbutiforme che può essere variamente colorato secondo le specie.
Nessun colore è, per tradizione, legato alla calla quanto il bianco (nella varietà più alta: Zantedeschia Aethiopica )

(IMG:http://img523.imageshack.us/img523/4113/callaetiopicaxl7.jpg)


che da sempre contribuisce ad evocare immagini di suggestiva eleganza e discrezione che ben si adattano ad atmosfere soft e ambienti sofisticati.
È recente la tendenza a creare specie ibride, ottenute da incroci con le specie principali a spata gialla (Zantedeschia Elliothiana)

(IMG:http://img523.imageshack.us/img523/2423/za...iothianaed1.jpg)


o rosa Zantedeschia Rehmannii

(IMG:http://img214.imageshack.us/img214/7827/za...ehmanniirq4.jpg)


che raggiungono altezze minori e sono molto richieste per i fiori recisi. Fra le varietà di ibridi più apprezzate e conosciute vi sono la <b>“Black Eyed Beauty”
,

(IMG:http://img84.imageshack.us/img84/7830/call...edbeautyqg7.jpg)


con foglie maculate di bianco e spate color giallo crema e dalla caratteristica macchia nera sul fondo, “Black Magic”,

(IMG:http://img84.imageshack.us/img84/5552/callablackmagickg3.jpg)


con foglie screziate di bianco, spata giallo oro e gola nera, “Pink Persuasion” e “Little Suzy”

image (IMG:http://img355.imageshack.us/img355/3507/ca...ttlesuzygt1.jpg)


che combinano il bianco originario a screziature rosa di varia intensità.

ORIGINE, NOME, SIGNIFICATO


La calla è un fiore originario delle zone dell’Africa centro-meridionale che cresce spontaneo in varie regioni comprese fra Equatore e Capo di Buona Speranza, dove forma delicate piccole isole in cornici di paludi tropicali. È stata introdotta per la prima volta in Europa nel 1731.
Il nome botanico ufficiale della Zantedeschia (prima dell’800 chiamata Richardia) proviene da un tributo allo scienziato italiano Francesco Zantedeschi, fisico, medico e botanico vissuto tra il 1773 e il 1846. Si tratta però di una denominazione per lo più inutilizzata; per una singolare coincidenza linguistica, il fiore è universalmente noto con il medesimo nome in numerosi idiomi differenti: calla (dal greco kalos, bello), facile da pronunciare e memorizzare.
Nel linguaggio dei fiori la calla significa bellezza e instabilità. In età vittoriana, epoca ispirata alla riservatezza e gelosa delle tradizioni, la “bibbia del linguaggio muto dei fiori” di Miss Corruthers elesse la calla come simbolo della raffinatezza e della nobiltà: il fiore divenne il regalo adatto a suggellare un’amicizia importante o una dichiarazione di stima. I giardinieri del secolo scorso la chiamavano “il fiore della linearità modernista”, poiché con il suo aspetto semplice e composto, incarnava un’idea sobria, diventando il fiore simbolo del periodo Liberty. E oggi, secondo le tendenze che valorizzano le linee pulite, discrete e misurate, la calla è considerata assolutamente trendy. Il galateo suggerisce che i bouquet con calle bianche siano riservati esclusivamente alle spose, ma è corretto farne omaggio anche nel caso di battesimi, comunioni e cerimonie legate alla purificazione.

(IMG:http://img355.imageshack.us/img355/7740/callebouquettyw9.jpg)
Fonte: Centro Internazionale Bulbi da Fiore

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Solare35
view post Posted on 10/1/2009, 16:28




ABC dei Fiori
Camelia

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Nell’immaginario collettivo la camelia suscita immediatamente il ricordo di Marguerite Gautier, la protagonista de “La Signora delle Camelie”,

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il celebre romanzo di Alexandre Dumas, che riusciva a tollerare soltanto questo fiore perché gli altri facevano tossire; il trionfo della “Traviata” di Giuseppe Verdi lo rese ancor più popolare.
La camelia ben si addiceva all’eroina di Dumas perché i Giapponesi la consideravano simbolo della Vita Stroncata, dal momento che il fiore, appassendo, si distacca intero dallo stelo invece di cadere petalo dopo petalo.
E proprio il Giappone, la Cina, in particolare gli altipiani dello Yunnan “Terra dell’Eterna Primavera”, dove la camelia è stata assunta come emblema della provincia, l’arcipelago malese ed il Nepal costituiscono l’areale d’origine e di maggiore diffusione di questo arbusto.
La specie più diffusa dal punto di vista ornamentale, laCamellia japonica L.,

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proviene specificamente dal Giappone, come dice il nome stesso.
Dai territori asiatici d’origine le camelie si sono diffuse in tutto il mondo, inizialmente in seguito all’utilizzo delle foglie della Camellia sinensis per la preparazione del tè.

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Solo successivamente furono introdotte e conosciute le camelie a scopo ornamentale. In Italia la prima camelia fu messa a dimora nella Reggia di Caserta nel ‘700.
Fu durante l’Ottocento che questo fiore raggiunse la sua massima popolarità grazie all’apprezzamento che suscitò presso l’aristocrazia dell’epoca.
Essa venne, pertanto, associata ad un periodo di eleganza formale; la sua freschezza e la sua serena bellezza ne fecero il fiore più adatto all’aspetto ricercato del dandy e delle debuttanti del 19° secolo: questo le causò la disaffezione delle masse nelle epoche successive.
Oggigiorno la camelia è un fiore molto ricercato. Soprattutto negli ultimi 15 anni si è verificato un notevole incremento del mercato florovivaistico di questo arbusto. La zona di maggiore produzione delle camelie in Italia è il Lago Maggiore, per il clima mite, l’umidità relativa elevata e per il terreno acido, dal momento che si tratta di una specie acidofila.
Il termine “Camellia” è stato utilizzato per la prima volta da Linneo in onore di George Joseph Kamel, missionario e botanico gesuita che viaggiò a lungo in Asia, dove, invece, questo arbusto era conosciuto fin dal lontano 590 a. C. con il nome di “Nan shuan ch’a”, ossia “tè delle montagne del sud” o “tè selvatico”.
Furono molti i sistematici e i cameliofili collezionisti che si dedicarono alla classificazione di questo complesso genere (Camellia L.) appartenente alla famiglia delle Theaceae. Oltre alla C. japonica e alla C. sinensis esistono numerose altre specie, tra cui le due più note sono la C. reticulata,

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che deve il suo nome alla rugosità della superficie fogliare e la C. sasanqua, dalla caratteristica fioritura invernale.

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Merita menzione il gruppo delle “Higo Camellia”

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ritenute sacre in Giappone, derivanti da un complesso lavoro di ibridazione volto ad ottenere fiori dalla forma semplice, con petali orizzontali perfettamente perpendicolari agli stami disposti circolarmente.
I caratteri morfologici di maggiore utilità per la classificazione ed il riconoscimento cultivarietale delle camelie sono la forma del fiore, che può essere semplice, semidoppia, anemoniforme, peoniforme, doppia imperfetta e doppia imbricata,

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ed il suo colore. Si tratta di colori brillanti che coprono uniformemente i petali o danno origine a differenti tipologie di variegature, variabili fra il rosso, tutte le sfumature di rosa, fino al bianco. E’ assai raro e, quindi, molto ricercato il colore giallo, tipico della C. chrysanta, scoperta solamente nel 1975.

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Il vocabolario dell’amore


Nel dizionario dei fiori la camelia assume sempre una generica colorazione peccaminosa, come colei che la portò nel celebre romanzo. Ma ogni varietà, caratterizzata da un suo peculiare colore, esprime un sentimento diverso:
camelia a fiore bianco doppio: “il mio pensiero è per te”

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camelia a fiore anemoniforme rosso: rimprovero per un voto fallace

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camelia a fiore rosa: “ti ritrovo infine!”

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camelia a fiore rosso sangue: lamenta affanni

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Camellia sasanqua rosea: “Saprò tenerti, non mi sfuggirai”

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A me non sembra rosea, ma se lo dicono loro ..........
camelia variegata: simbolo di Amore, Fede, Speranza

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P.S.
ALTRE NOTISIE SULLA CAMELIA


La camelia è un bellissimo fiore, ma ha un unico difetto: è priva di profumo.
Il motivo, secondo la leggenda, è il seguente …...
Un giorno il dio Vulcano sorprese la moglie Venere in stretto colloquio amoroso con Marte. Pieno di tristezza, si sfogò col figlio di lei, Cupido; e questo si arrabbiò moltissimo con la madre, soprattutto perché aveva osato amoreggiare senza l’ausilio delle sue frecce.
Venere, offesa a morte, decise di non fargliela passar liscia; era sì il Dio dell’Amore, ma per la mamma restava sempre un ragazzetto insolente.
Ordinò quindi alle Grazie, “tate” di Cupido, una punizione severissima: “Frustatelo, quel mio figlio maleducato! E per flagellarlo usate rami di rose, affinché le spine gli lacerino la pelle!”
Tutti gli altri Dei rimasero sconvolti da tanta crudeltà; ma a Flora venne un’idea … Ordinò a Zefiro di volare nel lontano Giappone e, una volta giunto là, di raccogliere i rami di una rara pianta dai fiori rossi assai simili a quelli della rosa, ma dal gambo totalmente privo di spine.
Zefiro ubbidì, e ben presto consegnò alle Grazie le “fruste” innocue con cui punire il piccolo Cupido: il castigo fu quindi meramente formale, e il bimbo non sentì alcun dolore.
In compenso tutto l’Olimpo rimase estasiato dalla bellezza di quei fiori gentili e soprattutto dal loro profumo intensissimo, che paragonavano a quello dell’Ambrosia ...…
Ma Venere, scoperto l’inganno si sdegnò nuovamente e stavolta decise di vendicarsi sulla pianta stessa: nonostante le suppliche della sua creatrice Flora, ordinò che venisse esiliata in un’isola sconosciuta e lontana e infine, con un incantesimo, le tolse lo splendido profumo.
Di essa non si ebbero più notizie sino ai primi del 1700 quando Giorgio Kamel, (che noi abbiamo già conosciuto) un gesuita missionario sull’isola di Luçon, rimase incantato nel vedere una meravigliosa pianta a lui sconosciuta che gli indigeni chiamavano Tsubakki.
La portò con sé in Europa, e le diede il suo nome: camelia.
Così finalmente la bella e gentile pianta fu conosciuta e apprezzata anche da noi; ma purtroppo, per colpa di una Dea dal pessimo carattere, nessuno potrà mai più godere del suo magico profumo.

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Edited by Solare35 - 24/3/2009, 17:35
 
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Solare35
view post Posted on 10/1/2009, 21:49




ABC dei Fiori
ORA DESIDERO REGALARVI QUALCHE CAMELIA
COME VI AVEVO PROMESSO

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Asahi-No-Minato / Ascona
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Aso-musume / Augusta G. da Pinto
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Atheaiflora / Azuma Nishiki
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Baby Pearl / Barbara Clark
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Beau Harp / Berenice Boddy
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Berenice Perfection / Betty Sheffield Supreme
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Betty Sheffield / Bicolor
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Black Lace / Blood of China
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Bop Hop / Bobs Tinsie
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Bogliasco / Bokuhan
In particolar modo le offro alle signore con tutto il mio affetto che si sono incontrate a Bologna.



Edited by Solare35 - 24/3/2009, 17:39
 
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Solare35
view post Posted on 13/1/2009, 18:29




ABC dei Fiori
ALTRE CAMELIE DI BENTORNATE ALLA VITA VIRTUALE
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Bonomiana vera / Bokuhan Nishiki
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Bonanza / Botan Yuki
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Brian / Brigadoon
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Buttons Bow / C.Flava 1
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C.Flava 2 / C.Flava 3
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Edited by Solare35 - 24/3/2009, 17:43
 
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giuliana54
view post Posted on 14/1/2009, 08:42




sono meravigliose Solare cara ,grazie... tra tutte queste quella che preferisco è questa:Betty Sheffield Supreme
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Solare35
view post Posted on 14/1/2009, 15:19




ABC dei Fiori
Ciclamino


Il ciclamino è un fiore autunnale, resiste bene al freddo e cresce spontaneo nei nostri boschi. E’ un’erbacea perenne, ha belle foglie scure a forma di cuore che resistono tutto l’inverno, fiori inconfondibili con nuances

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molto varie, cresce tranquillamente anche in piena ombra e si riproduce facilmente dai semi che cadono a terra, creando morbidi tappeti colorati. Per queste caratteristiche è molto apprezzato, sia come pianta da vaso (in tal caso il più noto è il ciclamino persiano) che in giardino.

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Sebbene sia possibile ottenere nuove piante dai bulbi o dai semi, per questione di tempi conviene acquistare piante fiorite in vaso ed eventualmente interrarle: infatti, anche se la pianta di ciclamino si sviluppa rapidamente, la prima fioritura avviane solo l’anno successivo. Anche se esiste una grande varietà di specie con caratteristiche differenti, il ciclamino è molto semplice da coltivare Solo alcuni piccoli accorgimenti. Da evitare i ristagni d’acqua, non innaffiare direttamente e non “traslocare” la pianta…Il ciclamino è un abitudinario, non ama cambiare terra e collocazione.
Il Ciclamino, che appartiene alla famiglia delle Primulaceae, deve il nome al greco kuklos, che significa cerchio, disco, secondo alcuni in riferimento all'occhio alla base del fiore, secondo altri alla forma appiattita del rizoma. Le piante oggi in commercio sono della specie C. persicum, proveniente dalla Grecia e dall'Iran e coltivata nelle case europee già nel Seicento.

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La produzione a larga scala ebbe inizio solo nel tardo Ottocento, prima in Inghilterra e poi anche in Olanda, permettendo l'introduzione di numerose nuove specie a fiore grande.
Le foglie, disposte a spirale sul tubero, sono costituite da un lungo picciolo e da un'ampia lamina carnosetta, cuoriforme o reniforme, a margine liscio o dentato. La pagina superiore può assumere diverse tonalità di verde e presentare variegature e maculature grigio-argentee, mentre la colorazione della pagina inferiore varia dal verde pallido al rossastro. A seconda della specie la fioritura può precedere o seguire la fogliazione dell'anno. I fiori, profumati od inodori, sono rivolti verso il basso e sovrastano le foglie a causa della maggiore lunghezza dei peduncoli rispetto ai piccioli.
Ciclamino è un genere a distribuzione mediterranea; oggi alcune specie si ritrovano spontaneizzate anche in paesi non mediterranei, come l'Inghilterra, poiché in tempi più o meno lontani sono sfuggite alla coltivazione. Il genere comprende un numero di specie non ben definito, oscillante tra 13 e 24. In Italia le specie presenti allo stato spontaneo sono C hederifolium Aiton, C repandum S. et S. e C purpurascens Miller

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Sono specie rustiche, utilizzate come ornamento nei giardini insieme ad altre specie non autoctone come C. coum Miller e C. graecum Hort.

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Nato per fiorire all'ombra degli alberi, selezionato da secoli per ornare i giardini durante la primavera, forzato nelle serre, durante la stagione fredda, quale una pianta fiorita da interni, il ciclamino ha dimostrato di essere un'ottima pianta fiorita invernale da esterni. Nei climi mediterranei e in quella parte di penisola a stretto contatto con il mare dalla Liguria fino alle Marche, ove la temperatura, in particolare all'interno della città, scende difficilmente, e comunque per brevi periodi, sotto lo zero, si possono ottenere dei brillanti risultati impiegando il ciclamino fiorito nei giardini sia pubblici che privati. Questa pianta permette quindi di ampliare il limitato numero di specie capaci di offrire la loro fioritura durante l'inverno
Il Cyclamen balearicum possiede dei fiori piccoli e di colore bianco, con gola rossa ed emanano un profumo delicato.

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Il Cyclamen libanoticum ha dei fiori con una colorazione rosa-violetto, spesso screziati e foglie verde scuro screziate di bianco sulla pagina superiore e rossicce sulla pagina inferiore. Produce dei graziosi fiori rosa che spuntano a partire dal mese di febbraio.

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Significato del fiore


Per molti secoli al ciclamino sono stati riconosciuti poteri magici. Era usato per favorire la fertilità, eccitare l’amore, neutralizzare il veleno di serpente, allontanare malefici…tante virtù e una simbologia complicata! Per la sua spontanea semplicità il ciclamino è emblema dell’amabilità e dell’amore disinteressato, mentre la piccola quantità di veleno chiusa nelle radici spiega perché sia anche, all’occasione, il fiore della diffidenza. Dono con messaggio implicito: “Mi stai prendendo in giro?!”

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Edited by Solare35 - 24/3/2009, 17:46
 
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mou
view post Posted on 15/1/2009, 10:35




Lili... corri a vedere questi bei ciclamini! Saranno più belli dei tuoi? Chissà :rolleyes:

Grazie Sol :throb.gif: regina di fiori
 
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Alaperta
view post Posted on 17/1/2009, 22:49




Sol, grazie ...
 
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giuliana54
view post Posted on 18/1/2009, 11:34




Solare, carissima grazie! :throb.gif: ..
 
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sticla
view post Posted on 18/1/2009, 14:23




Grazie Solare... che meraviglie! posto il mio modesto ciclamino, unica pianta che ho, non avendo giardino e solo una terrazza dove spadroneggiano le gattine...chiedo a Solare consigli per far durare questo fiore che è bello, per ora, ma poi?
 
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giuliana54
view post Posted on 19/1/2009, 10:22




Sticlina :throb.gif: quanto è bello!..bianco non l'avevo mai visto!
 
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Ninos19
view post Posted on 19/1/2009, 10:59




Un piccolo contributo a questa bella ed interessante rubrica.
-Fiori estinti o presunti tali-


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L’AQUILA -- L’Adonis Vernalis vive ancora. In Italia si erano perse le sue tracce da decenni. E molti botanici avevano finito col ritenerlo estinto. Alcuni esemplari del fiore, di origine asiatica, sono invece stati ritrovati nel cuore del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.

 
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giuliana54
view post Posted on 19/1/2009, 11:37




Nino! :throb.gif: ma sei una sorpresa unica!Bravo Bravissimo!..
 
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Solare35
view post Posted on 19/1/2009, 15:52




Cara Sticla premetto che non sono un'esperta della coltivazion dei fiori. A me piace conoscere l'origine,il significato, leggende e curiosità ed il linguaggio dei fiori Comunque spero essere esaudiente con quanto ho trovato sul pc

Il Ciclamino appartiene alla famiglia delle Primulacee e nel genere sono comprese 15 specie erbacee di tipo perenne idonee per coltivazioni in vaso o in giardino in zone ombreggiate fertili e riparate.

I fiori sono grandi profumati e di colore variabile dal bianco al rosso- violetto nel periodo autunno invernale.

Durante la fioritura richiede illuminazione buona ma non diretta e frequenti apporti di acqua con un adeguata e regolare concimazione.

Non ama essere spostato frequentemente dal luogo dove è posizionato.

La pianta ha un fusto tuberoso, tondeggiante o schiacciato da cui si dipartono nella parte inferiore piccole radici e nella parte superiore si formano le foglioline e i fiori che bisogna asportare una volta sfioriti (se non si vogliono ottenere i semi).

Per favorire le fioriture nell’anno successivo si consiglia di portare la pianta in una serra fredda o in un cassone, poi quando la pianta ha terminato la fioritura vanno ridotte le annaffiature per poi sospenderle per circa un mese quando la pianta ha finito anche di produrre nuove foglie (giugno-luglio). Quindi si devono rinvasare i tuberi ad agosto (il vaso non deve essere molto più grande del precedente) utilizzando un substrato adatto alle piante fiorite, ricominciare a innaffiare regolarmente e a concimare con un fertilizzante specifico. Ad ottobre iniziano a formarsi i primi boccioli e si possono portare in appartamento le piante che inizieranno a fiorire.

I vasi nel periodo estivo vanno posizionati rigorosamente all'ombra, in ambiente ricco d'umidità diffusa.

Il ciclamino si propaga per seme, che si forma all’interno dei frutti a capsula che si formano in seguito alla fioritura. Il peduncolo che porta la “pallina” (frutto) si assottiglia e assume un portamento ricurvo per mettere il frutto nella condizione di trovarsi direttamente a contatto con il terreno da cui si ottengono i bulbi che formeranno la pianta

Notizie più dettagliate le puoi trovare su
http://www.giardinaggio.it

Spero di essere stata sufficentemente esaudiente


CITAZIONE (sticla @ 18/1/2009, 14:23)
Grazie Solare... che meraviglie! posto il mio modesto ciclamino, unica pianta che ho, non avendo giardino e solo una terrazza dove spadroneggiano le gattine...chiedo a Solare consigli per far durare questo fiore che è bello, per ora, ma poi?(IMG:http://i40.tinypic.com/2rrpk3k.jpg)



CITAZIONE (Ninos19 @ 19/1/2009, 10:59)

Un piccolo contributo a questa bella ed interessante rubrica.
-Fiori estinti o presunti tali-


(IMG:http://img403.imageshack.us/img403/4226/fioriestintipv2.jpg)


L’AQUILA -- L’Adonis Vernalis vive ancora. In Italia si erano perse le sue tracce da decenni. E molti botanici avevano finito col ritenerlo estinto. Alcuni esemplari del fiore, di origine asiatica, sono invece stati ritrovati nel cuore del Parco del Gran Sasso e Monti della Laga.


Grazie Nino, terrò presente quando avrò finito l'infinito argomento fiori. Chissà che non prenda in considerazioine quelli considerati estinti.
 
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sticla
view post Posted on 19/1/2009, 17:56




Grazie Solare, mi sono copiata tutto e spero di far rifiorire la mia pianta l'anno prossimo!
 
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1031 replies since 17/6/2008, 13:26   145341 views
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