Ero piccina quando ci trasferimmo, dal centro storico, in una casetta di prima periferia che a quell'epoca era scarsamente abitata. Dopo il cemento, tutta quella terra era per noi fonte di continue meraviglie..e per la distesa di prati verdi e per i fiori ed i frutti che spuntavano prodigiosamente dai rami. I mei fratelli ed io ci sentivamo contenti e padroni di tutto.
Un giorno, il babbo ci chiese se conoscevamo bene la nostra casa... se eravamo certi di riconoscerla fra le cinque che si rincorrevano sulla stradina che portava a quella principale e la sua domanda ebbe come risposta tre decisi sì. Poco dopo ci disse che si sarebbe fatta una passeggiata e, avvertita la mamma, uscimmo di casa per incamminarci su una via che portava ad una piccola altura. Durante il percorso il babbo ci pregò di non voltarci e noi ubbidimmo perchè i suoi ordini non si discutevano. Ardevo dalla voglia di girare il capo ma non lo feci, pur non conoscendo la triste sorte capitata alla povera moglie di Lot.
Arrivati alla sommità della stradina, il babbo ci permise di voltarci e, indicando il gruppetto di case dov'era la nostra residenza, ci chiese di indicare la nostra. Fummo sgomenti e cercammo un riferimento, ad esempio il grande ciliegio che sorgeva alla destra della casa.... o l'enorme cespuglio di ortensie rosa ed azzurre.. o il roseto tanto caro alla mamma... nulla Se il babbo rimase deluso per il fatto che nessuno aveva menzionato il quadratino di orto che l'impegnava la domenica, non lo diede a vedere.
Beh, ben presto ci rendemmo conto che, da lontano, le casette parevano tutte uguali e neppure quando il babbo ci diede una piccola indicazione fummo certi di quale fosse la nostra.
A quel punto, il babbo si inoltrò in un discorso che ci risultò incomprensibile. Ci disse che le cose viste da troppo vicino non si vedono bene e che è utile vederle anche da lontano.
Al ritorno, man mano che ci avvicinavamo alla nostra casa, spuntarono il ciliegio, le ortensie, le rose, l'altalena ed anche, per ultimo, l'orticello. Il babbo, per la mia mente bambina, era stato inutilmente complicato ma intendeva semplicemente dirci che non potevamo vedere più lontano di quanto la nostra vista ci permettesse. Ma questo era normale e chissà perchè ci aveva portati in cina alla stradina per dircelo.
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Che bello leggervi.