::: ANZIANI MODERNI™ :::

UNA GITA FUORI PORTA... e OLTRE, - visita alle nostre città -

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Alaperta
icon9  view post Posted on 9/5/2008, 20:46




Dopo più di 10 anni il Treno a vapore tornerà a Castelfiorentino per la giornata conclusiva di “In/Canti e Banchi”, il festival del teatro di strada giunto alla 18° edizione e che presenta alla domenica anche band itineranti e un mercato di artigianato, antiquariato, collezionismo, con uno spazio dedicato quest’anno agli antichi mestieri. Il Treno a vapore, messo a disposizione da Trenitalia, si compone di 4 carrozze d’epoca (300 posti) più la classica Locomotiva, che farà sentire il suo rumore inconfondibile domenica 25 maggio lungo la ferrovia di buona parte del Valdarno e della Valdelsa, dove i viaggiatori, comodamente seduti, potranno riscoprire tanti paesaggi dimenticati della Toscana centrale. Il Treno a vapore partirà da Firenze Santa Maria Novella alle ore 9.35. Lungo il percorso sono previste fermate alla stazione di Signa (10.03), Montelupo Fiorentino (10.20), Empoli (10.32) e l’arrivo è previsto a Castelfiorentino alle ore 10.58. L’intero viaggio sarà accompagnato dalla presenza - sul treno - di due cantastorie: Lisetta Luchini ed Enzo Carro, che daranno vita a duetti popolari, ballate, stornelli e macchiette sulla vita di coppia. “Il Treno a vapore, sottolinea il Sindaco Laura Cantini, è un evento in sé perché offre l’opportunità di compiere un viaggio immaginario in un passato che forse nemmeno i nostri nonni ricordano. E’ oltretutto un mezzo comodo, poiché alla domenica “In/Canti e Banchi” si snoda lungo il centro storico basso e alto proprio a partire dalla stazione ferroviaria”. Insomma, all’arrivo a Castelfiorentino, basterà scendere dal treno per immergersi subito nel mercato dell’Artigianato e godersi la festa per l’intera giornata. La partenza per il rientro a Firenze S.M.N. è prevista da Castelfiorentino alle 18.14 e il treno effettuerà le medesime fermate dell’andata (Empoli 18.35, Montelupo Fiorentino 18.59, Signa 19.16) per arrivare a Firenze alle ore 19.40. Il possesso del biglietto da diritto ad uno speciale sconto del 10% per tutti i ristoranti e pizzerie del centro (Da Carlo, Il Giglio, Il Tulipano, La Magona, pizzeria Patrizia, Pizzolandia, Zimbo, Gatta Matta) che saranno identificate mediante apposita locandina, ed inoltre l’Osteria della Trippa, ubicata nella parte alta, dove sui tavoli all’aperto sarà possibile gustare il piatto tipico di Castelfiorentino nei modi più impensati (antipasti, primi e secondi). Questi i prezzi del Treno a vapore: adulti € 15,00, bambini 4-12 anni € 13,00, bambini 0-4 anni (senza diritto del posto a sedere) gratis. Disponibili solo 300 biglietti. Consigliata la prenotazione. Eventuali posti rimasti disponibili saranno posti in vendita sul treno. Per informazioni e prenotazioni: Omega Viaggi (galleria commerciale Stazione Firenze SMN, tel. 055.291312).

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Edited by Alaperta - 15/6/2008, 12:40
 
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giuliana54
view post Posted on 10/5/2008, 10:12




Grazie Alaperta!!..Ottima idea!!..
 
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Alaperta
icon11  view post Posted on 13/5/2008, 18:45




Il Pratomagno è un gruppo montuoso che si innalza tra il Valdarno superiore e il Casentino a nord-ovest della città di Arezzo; interessa l'omonima provincia e, in piccola parte, la sponda sud-orientale di quella di Firenze.

La vetta più alta del massiccio montuoso raggiunge quota 1592 metri s.l.m. ed è denominata Croce di Pratomagno;

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altre cime elevate sono Poggio Masserecci (1548 metri s.l.m.) e il Monte Secchieta (1449 metri s.l.m.) che divide la provincia di Arezzo da quella di Firenze.

I territori comunali che si estendono sulle pendici del Pratomagno sono quelli di Montemignaio, Castel San Niccolò, Raggiolo, Ortignano, Castel Focognano, Talla, Loro Ciuffenna, Castelfranco di Sopra e Pian di Scò in provincia di Arezzo; Reggello, Pelago, Rufina e Londa in provincia di Firenze.
Il massiccio montuoso è nettamente delimitato ad est, sud ed ovest dal fiume Arno.


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Edited by Alaperta - 14/5/2008, 12:48
 
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giuliana54
view post Posted on 13/5/2008, 19:33




[size=7]Ciao Alaperta!!..come mi piace viaggiare in questo modo.. [IMG] :wub:
 
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Alaperta
icon13  view post Posted on 16/5/2008, 23:07




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Bagno Vignoni

In una tersa giornata di novembre, quando i primi rigori invernali soffiano sui vivaci colori dell'autunno, andiamo a scoprire un lembo nascosto di Toscana, dove il tempo e la natura sembrano aver trovato una magica armonia.
Siamo nel Parco artistico naturale e culturale della Val d'Orcia, una terra rigogliosa, circondata dai monti e solcata dalle anse di un fiume.
Su di un verde pianoro addossato a un colle, il medioevo ha lasciato una delle sue orme che, intatta dal trascorrere dei secoli, vive appartata dai clamori della nostra epoca. E' Bagno Vignoni, piccolo quanto incantevole agglomerato di case in pietra che, avvolte da caldi vapori, fanno corona attorno a una antica piscina termale. Quando l'aria si raffredda, candide nuvole si innalzano dalla vasca, dove l'acqua sale dalla profondità di 1000 m a una temperatura di 52°C.

Già i Romani conoscevano i benefici del luogo, ma solo a partire dal XII secolo la sorgente venne sfruttata sistematicamente con l'impianto di un abitato.
Nel 1360 una bambina di tredici anni vi giunse da Siena accompagnata dalla madre, che intendeva distoglierla dalla vocazione ascetica. Era Caterina Benincasa, la futura Santa Caterina, che durante il suo breve soggiorno a Bagno riuscì ugualmente a dedicarsi alla penitenza, immergendosi fin dove l'acqua diventava bollente. Un grazioso loggiato, sul lato sud della piazza, porta il suo nome e accoglie una cappellina a lei intitolata.
Dopo aver ammirato la fumante piscina, che diede refrigerio a illustri personaggi quali Lorenzo il Magnifico e Papa Pio II, visitiamo la Parrocchiale di S. Giovanni Battista, adorna di un pregevole affresco di Ventura Salimbeni.

Il nuovo stabilimento nella periferia del borgo offre piacevoli bagni e fanghi dalle virtù terapeutiche, mentre la cucina del posto ci delizia con le specialità della gastronomia senese. Oltre alla ribollita e alla panzanella, da non perdere sono gli arrosti di pollame e di cacciagione, accompagnati dalla tipica schiacciata (la ciaccia). Per una merenda sfiziosa, cantucci e Vinsanto sono decisamente l'ideale.
Di recente è stato istituito un percorso naturalistico-culturale che conduce ai vecchi mulini, strutture spesso ipogeiche rimaste in uso fino agli anni '50. Il Parco dei Mulini ci affascina con i suggestivi ambienti sotterranei e le fatiscenti ruote, ma soprattutto ci rivela l'importanza di Bagno Vignoni come unico centro di molitura della zona funzionante dodici mesi l'anno, poiché alimentato costantemente dalle sorgenti termali.
Prima di fare ritorno a casa, andiamo a vedere la cascata bollente che, dall'alto di una rupe, si getta nel fiume Orcia. Il calcare presente nelle acque ha tinto le rocce sottostanti, creando effetti cromatici davvero sorprendenti.


Info:
Tel: 0577.897211 ufficio turistico di San Quirico d'Orcia.

COME ARRIVARE
- In auto: da Siena prendere la S2 Cassia in direzione Roma, superato San Quirico, dopo qualche chilometro, prendere il bivio per Bagno Vignoni. Distanza km 50 circa.
Da Sud, autostrada A1 uscire al casello di Chiusi, prendere la S146 fino a San Quirico d'Orcia, da qui prendere la S2 e a pochi chilometri si trova il bivio per Bagno Vignoni.
- In treno: dalla stazione ferroviaria di Buonconvento, autobus di linea per San Quirico d'Orcia e Bagno Vignoni.
- In aereo: aeroporto Peretola di Firenze a 130 km circa


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Solare35
view post Posted on 18/5/2008, 20:39




Quanti ricordi sono affiorati nella mia mente nel vedere la “locomotiva a vapore”.
Tanti flash che saltano di qua e di là senza un filo logico.
Lunghi viaggi attraverso l’Italia con mia mamma per raggiungere mio papà in quella città o in quel paese dove si trovava per lavoro.
Ad ogni fermata dovevi aprire lo sportello per fare scendere o salire le persone con grosse valigie che per forza erano costretti a passare fra i sedili dove erano seduti i passeggeri che si trovavano lì.
Per esempio: Roma - Venezia 12/14 ore di percorso, adesso ne bastano 5 e ¾, i comodi trolley hanno sostituito le grosse valigie di cartone e viaggiamo in comode poltrone senza che nessuno ci disturbi.
D’estate con il caldo eravamo costretti a tenere i finestrini aperti, quando arrivavamo a destinazione i nostri volti erano come quelli dei carbonai, neri e tutti sbaffati.


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VAGONE CENTOPORTE



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EUROSTAR

 
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Alaperta
icon13  view post Posted on 20/5/2008, 10:23




GIARDINO DI BOBOLI

Il Giardino di Boboli è un parco storico della città di Firenze. Nato come giardino granducale di palazzo Pitti, è connesso anche al Forte di Belvedere, avamposto militare per la sicurezza del sovrano e la sua famiglia. Il giardino, che accoglie ogni anno oltre 800.000 visitatori, è uno dei più importanti esempi di giardino all'italiana al mondo ed è un vero e proprio museo all'aperto, per l'impostazione architettonico-paesaggistica e per la collezione di sculture, che vanno dalle antichità romane al XIX secolo.

I giardini dietro Palazzo Pitti, residenza dapprima dei Medici, poi dei Lorena e dei Savoia, furono costruiti tra il XV e il XIX secolo e occupano un'area di circa 45.000 metri quadri. Alla prima impostazione di stile rinascimentale, visibile nel nucleo più vicino al palazzo, si aggiunsero negli anni nuove porzioni con differenti impostazioni: lungo l'asse parallelo al palazzo nacquero l'asse prospettico del viottolone, dal quale si dipanano vialetti ricoperti di ghiaia che portano a laghetti, fontane, ninfei, tempietti e grotte. Notevole è l'importanza che nel giardino assumono le statue e gli edifici, come la settecentesca Kaffeehaus (raro esempio di gusto rococò), che permette di godere del panorama sulla città, o la Limonaia, ancora nell'originario color verde Lorena.

Il giardino ha quattro ingressi fruibili dal pubblico: dal cortile dell'Ammannati di Palazzo Pitti, dal Forte di Belvedere, da via Romana (l'ingresso di Annalena) e dal piazzale di Porta Romana, oltre a un'uscita "extra" su piazza Pitti.


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Entrate nel sito dedicato e buona visione:

http://www.firenzemusei.it/boboli/

 
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mou
view post Posted on 21/5/2008, 09:37




Sorbole che brave ragazze... :) viene voglia di andare.. andare... andare...

Adoro il treno e legato a questo bellissimo mezzo ho bei ricordi. Fra questi, un lunghissimo viaggio con la cara compagna di viaggio Tin. La destinazione era Napoli e lì abbiamo incontrato Spa ed una città meravigliosa che oggi è additata per altri motivi, incatenata ad immagini sgradevoli.
Però, per favore... non scordiamoci delle bellezze, della musica, della gente, degli scrittori. Liberiamo Napoli, prima di tutto dentro noi.

Un abbraccio. :wub:
 
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Alaperta
view post Posted on 21/5/2008, 14:19




Napoli è la città di Massimo Troisi ... come non volerle bene! image

Ischia
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Edited by Alaperta - 15/6/2008, 12:39
 
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Solare35
view post Posted on 21/5/2008, 16:11




Io sono stata per molti anni innamorata di Napoli, vi ho abitato per più volte e mi sono sempre trovata bene. Era una città incantevole ed ogni volta che dovevo lasciarla ne provavo rammarico. Ricordo le feste che si susseguivano per la città, le sue illuminazioni fantasmagoriche che attraversavano le vie, i canti e suoni che rallegravano gli animi ed i cuori e gli abitanti molto affabili.
Ci sono tornata da turista dopo molti e l’ho trovata trasformata, sempre bella ma molto diversa. Non era la Napoli che conoscevo io. D’altronde ero stata avvertita da una mia amica napoletana, ma che vive a Roma da quando era bambina e mi diceva se non volevo rimanere delusa di non tornare a Napoli perché non era più la Napoli che conoscevo io ed aveva ragione.
L’ultima volta che ci sono stata mi è successa una cosa strana e quando con mio marito e mio figlio lo ricordiamo ancora ne ridiamo. Cercavo una piazza lungo “’u rettifilo” della quale non ricordavo il nome. Chiesi informazione ad un negoziante ma non riuscimmo a capirci. C’era una signora e mi chiese di che nazionalità fossi, la guardammo con una certa curiosità spiegando di essere italiana. Spontaneamente le chiesi di dove fosse lei: era greca.
Vorremmo tornarci, ma sono d’accordo con Mou che oggi non ti attira perchè è additata per altri motivi, incatenata ad immagini e fatti sgradevoli.
AUGURIAMOCI CHE PRESTO TORNI L’INCANTEVOLE CITTÀ DI UNA VOLTA.
 
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Ninos19
view post Posted on 21/5/2008, 17:37




Voi, care amiche, parlate dei vostri ricodi di viaggi in treno e di Napoli.
Anch'io serbo tanti riordi. Una volta c'erano tre classi di vagoni e quelli descritti da Solares li ricordo, erano veramente scomidi.
Di Napoli che dire? Io ricordo la Napoli ante guerra, e mi piace risordala così.
I bei guoghi, le belle canzone, la bella musica, la quasi totale assenza della griminalità ecc.
Tornerà ad essere la città del sole, la città dell'amore? Mah.....

 
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Alaperta
view post Posted on 30/5/2008, 23:48




LA SCAGLIOLA - CAPOLAVORI -

ABBAZIA DI VALLOMBROSA (http://www.vallombrosa.it/)
Come si arriva a Vallombrosa
Da Firenze

Lungo la via Aretina per Pontassieve - Pelago -Tosi
dalla stazione di Firenze o di Pontassieve con le autolinee SITA

Dall'Autostrada del Sole
via Incisa Valdarno - Reggello
oppure:
uscita a Firenze sud, Rosano - Pontassieve - Pelago - Tosi

Dal Casentino
Dalla Consuma, lungo la strada tra la foresta, circa 9 km.


LA SCAGLIOLA (http://www.biancobianchi.com/ita/home.htm)

Cosa è la scagliola?

La tecnica della scagliola, nata tra la fine del '500 e i primi del '600, ebbe tra i suoi massimi artisti Enrico Hughford (1695-1771), monaco dell'Abbazia di Vallombrosa.Proprio a Vallombrosa l'Hugford eseguì i suoi lavori più belli, tra cui l'altare della chiesa abbaziale.

Il lavoro inizia col disegnare ed incidere una lastra di marmo o ardesia, ricavando un canale che viene riempito con una polvere colorata, mescolata a collanti. La superficie del marmo viene poi levigata e, se necessario, si praticano nuove incisioni, più fini, per inserire altre sfumature di colore.
Il lavoro, lungo e paziente, si conclude con una serie di operazioni di lucidatura.
Il risultato è una splendida superficie decorata a colori brillanti e duraturi.

FASE1
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Il Minerale allo stato puro:
Selenite, varietà della pietra da gesso poi ridotto in polvere dopo frantumazione e cottura.

FASE2
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Preparazione del disegno/cartone e sua coloritura.

FASE3
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Incisione, con mazzolo e scalpello del motivo ornamentale, della lastra su un supporto che può essere di pietra, marmo o di tutta scagliola.

FASE4
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Preparazione della meschia.
Si ottiene dalla mescolanza della polvere di selenite con pigmenti e colle naturali.

FASE5
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Fasi di incisione con bulino per ottenere particolari e dettagli sempre più fini.
In questi "solchi o canaletti" si inseriranno ancora impasti di scagliola alla stato più fluido.

FASE6
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Levigatura della superficie con la pomice.
A questa fase, dopo le varie incisioni e coloriture, farà seguito la lucidatura con olio/cera e pietre lucidanti.

Edited by Alaperta - 2/6/2008, 21:43
 
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mou
view post Posted on 31/5/2008, 18:27




Interessante Alaperta... molto. Non conoscevo questo uso della scagliola che credevo fosse usata per levigare i muri e per "stamapre" piccoli ninnoli.

:) Ciao
 
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giuliana54
view post Posted on 9/6/2008, 14:52




Ciao Alaperta..mi è piaciuto assaie..non conoscevo la scagliola in questo modo..come Mou la conoscevo solo per ..rattopare .. i muri!!ciao! :lol:
 
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141 replies since 9/5/2008, 20:46   3551 views
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